Sto studiando. E questo studio mi confonde. Siamo mai veramente pronti per le cose che vorremmo?
Quanto karma da riscrivere in questo giro affinché il prossimo non ne sia conseguenza? Quanto perdono che non siamo disposti a sostituire.
L’odio è confortevole. Affascinante. Estrae una parte di noi che altrimenti starebbe sepolta in fondo. La veste elegante, giusto un fresco di lana, una scarpa costosa e lucida, nostrana. Ho sento dire che c’è qualcuno che non l ha conosciuta mai. La parte di noi.
È rauco l’odio
Si innesca come una pennicillina
E inizia il suo viaggio in giri per la carne
Arriva al punto
Colora la voce, la innerva
L’odio
Blasonato
Giustificato
Fa I suoi giri per la carne
L’ avvelena
Avvelena le pupille
È motivato, c’ha ragione l’odio, più del perdono, più dell’orologio, più del caffè
Riveste il cuore
Vi cuce attorno cappotti per l inverno
Ago e filo ago e filo ago e filo tutto intorno
La mano danza e quando si ferma
È fatta
Resta solo di andare ‘a fantasmi’
Dove c è l’odio non cresce verdura
È fatta
